Titolo Proprio: Eva porge il frutto dell’albero della conoscenza ad Adamo
Autore: Pedro Angel
Collocazione: c. 102 r.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 71A422
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 17
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La seconda sezione del secondo tomo del Flos Sanctorum, dedicata alla vita di Santi e Patriarchi, inizia con la Vita di Adamo ed Eva in cui compare questa xilografia firmata P.A, monogramma di Pedro Angel.
La scena, dettagliatissima si sviluppa seguendo l’iconografia canonica del tema trattato. In primo piano i protagonisti sono uno di fronte all’altro. Eva, nuda, in piedi, offre con la mano destra il frutto proibito ad Adamo, seduto a terra, mentre ne tiene un altro con la sinistra all’altezza del seno. La scena è osservata dal serpente: un mostro ibrido con testa, braccia e torace di donna che si avvolge intorno all’albero del Bene e del Male, collocato al centro della scena, in secondo piano in confronto ai due personaggi. La fisicità, la fluente capigliatura e la postura di Eva ricordano moltissimo la Venere Capitolina e la Nascita di Venere di Botticelli. Adamo presenta una muscolatura possente da divinità greca. Per quanto riguarda l'albero, con il suo tronco contorto e il fogliame abbondante, risponde allo stesso tipo formale di quelli che compaiono in tutta l'opera di Pedro Angel, solo in questo caso, per il suo protagonismo, acquista dimensioni maggiori. Escamotage sicuramente di grande effetto è quello della congiunzione delle mani dei due protagonisti sul pomo esattamente al centro della composizione e dell’albero in secondo piano. L’ambientazione come tutte le incisioni di Angel è molto curata. L’Eden è popolato da animali e numerosi alberi. Anche in questo caso si nota un’attenzione massima da parte dell’artista nella resa dei fenomeni atmosferici con predilezione per il vento.
Il monogramma dell’artista si trova collocato su una pietra, espediente usato frequentemente, in basso a sinistra. L’immagine è assolutamente coerente e illustrativa del brano che la segue. L’artista sceglie il momento della tentazione di Eva da parte del serpente per riassumere le vicende dei progenitori. La rappresentazione iconografica del male come un serpente con fattezze di donna, ha precedenti importanti nella storia dell’arte: il Peccato originale e la cacciata dal paradiso terrestre di Michelangelo nella volta della Sistina e il dettaglio della tentazione di Eva della Madonna del Latte, opera di Carlo da Camerino.
Bibliografia:
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